Moni Ovadia contro Netanyahu: “Un criminale che sta perpetrando un genocidio”

L’attore e regista a Brescia per la commemorazione dell'eccidio fascista di Piazza Roberta: “Il sionismo politico è un regime colonialista, quindi razzista e segregazionista”

FE_TEATRO_CONF_MEMORIA_016-84258264

Moni Ovadia

Brescia – "Netanyahu è l'approdo criminale di ciò che è sempre stato il sionismo politico, perlomeno dalla fine degli anni Venti, cioè un regime colonialista, quindi razzista e segregazionista”.

Lo ha detto l'attore e regista di origine ebraiche Moni Ovadia, ospite a Brescia per la commemorazione dell'81esimo anniversario dell'eccidio di Piazza Roberta, quando il 12 e il 13 novembre 1943 quattro antifascisti vennero trucidati dai fascisti e i loro cadaveri esposti a monito in piazza Rovetta. Per Ovadia, oratore ufficiale della commemorazione, “Netanyahu è un criminale fascista, non ci sono altri termini per lui che sta perpetrando un genocidio”.

Ovadia, discendente di una famiglia ebrea sefardita ma impiantata da anni in ambiente di cultura yiddish e mitteleuropea, è da tempo una voce critica nei confronti di Israele e della sua politica nei territori palestinesi. Anche in occasione dei fatti di Amsterdam, in cui sono rimasti feriti 5 ultras del Maccabi Tel Aviv, l’artista aveva affermato che “ora Israele strumentalizzerà una semplice rissa, tacciandola di caccia all'ebreo a cui io non credo”. Anche in quell’occasione, Moni aveva attaccato duramente il primo ministro israeliano: “Netanyahu è una persona spaventosa – aveva dichiarato – che ha usato anche la Shoah e i nostri morti come clava contro chi critica le sue azioni criminali. Alla fine a pagare tutto questo saranno i palestinesi".