Sei giovani a pulire l’Adda. Trovate lattine di Italia ’90

Dieci sacchi pieni in tre ore di rifiuti recuperati sul lungofiume e dall’alveo "Abbiamo scoperto spazzatura di ogni tipo, risalente fino a quarant’anni fa".

Sei giovani a pulire l’Adda. Trovate lattine di Italia ’90

L’operazione è nata nell’ambito del progetto “Addanostra“ cantiere aperto di idee e proposte operative nato a Lodi per il suo fiume

Dieci sacchi pieni in sole tre ore, con rifiuti gettati di recente nel fiume e spazzatura proveniente dagli anni ’80. È il risultato della raccolta effettuata ieri dal gruppo di sei volontari che hanno ripulito sia il lungofiume sia l’Adda stesso, entrando in acqua per tirarne fuori la spazzatura. L’azione si è concentrata risalendo dalla spiaggia dietro al Capanno fino alla Piarda, con alcuni volontari sulla barca a pulire acque e alveo, mentre altri hanno ripulito la riva sinistra. Particolare attenzione è stata data agli isolotti di sabbia. La pulizia nasce nell’ambito del progetto “Addanostra“, il cantiere aperto di idee organizzato dal Comune per ideare proposte operative per il fiume, facendo da collante alle varie realtà che lo frequentano, dai cittadini alle associazioni. Non a caso l’idea di questa raccolta viene da una cittadina che ha segnalato la sporcizia.

"Abbiamo trovato oggetti risalenti a oltre quarant’anni fa – spiega Stefano Rotta, scrittore e barcaiolo attivo in Addanostra – Rifiuti di ogni tipo, da pneumatici a zerbini, tantissima plastica e alluminio. Quest’ultimo di per sé non è particolarmente inquinante, però immesso nell’ambiente si rompe e forma pezzi taglienti che, molto spesso, vengono ingeriti dalla fauna causandone la morte. I rifiuti risalenti agli anni ’80 e ’90, e siamo sicuri della data visto che abbiamo trovato lattine con scritto Italia ’90, ovvero i Mondiali, sono qui perché il depuratore di Milano è stato aperto solo nel 2005". L’azione di ieri non vuole rimanere un atto isolato, l’intenzione è di dare un duplice segnale: "Sia di cos’è Addanostra sia del suo senso pratico, di azione concreta sul fiume – spiega Tommaso Premoli, consigliere comunale con delega all’Adda – Un appuntamento che puntiamo a rendere ricorrente coinvolgendo le altre associazioni del fiume, i giovani e chiunque sia interessato".

Spiega Annachiara del Boca, volontaria attiva in Addanostra: "La raccolta è una sintesi di quella che potrebbe essere una possibile azione collettiva, un qualcosa che diventi ripetitivo ed energico, in connessione con altri che in questo modo vivrebbero di più il fiume, penso soprattutto ai giovani. L’inizio di qualcosa che germoglierà". Nel giro di qualche settimana Addanostra lancerà la propria newsletter per informare la cittadinanza delle attività sul fiume e delle prossime raccolte rifiuti.

Luca Pacchiarini