Milano, 30 novembre 2024 – Per risalire a un precedente, in un luogo simbolo della cultura milanese, bisogna tornare a vent’anni fa. Il Piccolo teatro di Milano ieri sera ha chiuso i battenti, a causa dell’adesione dei lavoratori allo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil. E sono state quindi annullate la rappresentazione di “Lacrima“ di Caroline Guiela Nguyen al teatro Strehler e la prima nazionale di “Sogno di una notte di mezza estate“ con la regia di Carmelo Rifici in programma al teatro Studio Melato. "Non accadeva da vent’anni", spiega la Cgil.
"Siamo scesi in piazza come lavoratori e lavoratrici del Piccolo Teatro di Milano per sostenere le ragioni dello sciopero", spiega Valentina Penzo, della Rsu Slc Cgil Piccolo Teatro. "Ci rendiamo sempre più conto e sentiamo sempre più bisogno di ribadire la funzione pubblica che ha il nostro teatro e la funzione pubblica che ha il nostro lavoro. Per questo – aggiunge – chiediamo maggiore tutela di tutti i lavoratori e lavoratrici dello spettacolo per un’applicazione corretta dei contratti nazionali e per le stabilizzazioni. Questo è un segnale netto di cambio, sono circa 20 anni - ha concluso - che non c’è una così larga adesione e che il Piccolo non scende in piazza".
Uno sciopero generale che ha accolto larga adesione anche in altri luoghi simbolici, come la Scala. Il Piermarini è stato costretto a cancellare il concerto Pucciniano in programma ieri sera con coro e orchestra diretti da Riccardo Chailly e i solisti Anna Netrebko, Jonas Kaufmann e Mariangela Sicilia. Lo ha annunciato, dal palco, lo stesso sovrintendente Dominique Meyer che, oltre al rimborso, ha offerto un regalo al pubblico, "un altro concerto con un programma tutto dedicato a Puccini". Si esibiranno infatti con un diverso programma con i solisti e l’aggiunta di Luciano Ganci accompagnati al pianoforte. "L’articolato della manovra finanziaria – evidenzia Fausto Ghiazza, coordinatore regionale Uilcom del settore Spettacolo – prevede una drastica riduzione e razionalizzazione della spesa per le fondazioni lirico sinfoniche e per i teatri per il prossimo anno, nonché forti limitazioni al turnover: le assunzioni a tempo indeterminato non potranno andare oltre il 75% della spesa relativa al personale cessato nell’anno precedente".