Cusago (Milano) – Si allarga l’area del Sud Milano dove è stato riscontrato il batterio della legionella. La diffusione, e la preoccupazione, era cominciata ad aprile, con i primi cluster tra Buccinasco e Corsico. Due giorni fa, i casi sono stati rilevati anche a Cesano, con 5 pazienti positivi alla legionella nel quartiere Tessera. Ora, anche a Cusago è stata rilevata la presenza del batterio. "Abbiamo ricevuto una segnalazione sulla presenza di legionella in un condominio a Monzoro - spiegano dal Comune di Cusago -. L’amministratore di condominio ci ha inviato la documentazione di analisi eseguite che attestavano la positività al batterio. Si tratta - proseguono dal Comune - di una segnalazione dovuta ad analisi all’interno di un plesso privato e non di una situazione legata a malessere a persone, quindi le procedure non prevedono l’attivazione del protocollo Ats per la legionella e avendo ricevuto conferma che Cap esegue mensilmente analisi sulla rete del Comune ed è garantita l’assenza del batterio fino ai contatori in tutto il Comune, abbiamo attivato gli enti e uffici interessati".
Le analisi riguardano due condomini e i residenti sono stati informati, mentre le procedure di sanificazione sono in atto. Almeno per ora, sul territorio non sono stati riscontrati casi positivi. In totale, secondo i dati riportati da Ats, da aprile sono stati contati 56 pazienti (31 femmine e 25 maschi); l’89% presentava diversi fattori di rischio per lo sviluppo dell’infezione. Si tratta, per la maggior parte dei pazienti, di anziani con patologie. Sono 4 i decessi. Ieri il sindaco di Cesano, Marco Pozza, ha visitato il quartiere Tessera, dove sono stati rilevati i casi di legionella, incontrando i cittadini e rispondendo a domande e preoccupazioni. "Per lo più riguardano la potabilità dell’acqua e le modalità di contagio - ha spiegato il primo cittadino -. Ho risposto ribadendo che la legionella si trasmette solo per inalazione e non da persona a persona o bevendo l’acqua del rubinetto. Non è necessario, come chiesto da alcuni cittadini, mandare i figli a scuola con le bottigliette: l’acqua delle scuole e nelle case è sicura e potabile. Ci stiamo comunque confrontando con Ats e dirigenze scolastiche per definire i protocolli di azione, predisponendo controlli negli impianti di distribuzione idrica di proprietà comunale".