Carugate (Milano) – "Tutelate la comunità, bocciate l’espansione". Appello del Comitato "Basta ampliamento centri commerciali" di Carugate al Pirellone "per fare quadrato contro il Carosello extra-large". Gli attivisti, fra i quali Legambiente Adda-Martesana, scrivono alla quarta Commissione Attività produttive, ripercorrendo la lunga vicenda dello store fra progetti presentati e ritoccati e ora di nuovo in cammino da un annetto. Firma Claudio Sangalli, portavoce dei cittadini, che mette in evidenza "come gli ultimi numeri fissino la superficie di vendita aggiuntiva a 9mila 990 metri (lorda di 25mila), 10 meno del necessario perché l’operazione necessiti di un accordo di programma regionale per essere portata a termine.
Ma Palazzo Lombardia dovrà esprimersi ugualmente nel merito". Da qui la decisione della base di far sentire ancora una volta la propria voce a Milano, che ai tempi della giunta Maroni, una decina di anni fa, aveva già respinto il raddoppio. Ora, però, le cose sono un po’ cambiate, "non c’è più il consumo di suolo perché abbiamo scongiurato che le ruspe invadessero il Parco degli aironi per trasformarlo nell’ennesima galleria", ma restano "tutti gli altri problemi". A cominciare dal traffico "sul quale è mancato un tavolo sovracomunale e lo smog", fino "alla desertificazione della città". "Il nuovo supermercato sarà un centro nel centro commerciale con servizi, ristorazione, ambulatori medici e in misura minore vendita di prodotti - spiega il referente -. C’è il rischio di trasformarci in un dormitorio con problemi di sicurezza".
Un quadro che si aggiunge "all’impianto fotovoltaico di 23mila metri costruito dal supermercato su un terreno agricolo a Cernusco, un’area dove è previsto il passaggio di rotaie e vagoni della metrotranvia, il prolungamento della linea 2 da Cologno atteso da decenni". Tra i nodi anche l’aumento di clienti. "Solo per il Carosello sono stati contati più di dieci milioni di visitatori l’anno: vengono tutti in macchina - sottolinea Sangalli - e lo scopo della proprietà con l’ampliamento è attirare ancora più acquirenti. Le cifre sono destinate a salire. Una scelta che ci penalizzerebbe sotto il profilo viabilistico e del benessere. Questo programma si inserisce in uno scenario difficile per l’equilibrio tra le aree urbanizzate e il suolo verde e per la qualità dell’aria con una mobilità in crisi cronica da anni".