Uniti per il risparmio energetico (ma anche economico). A Monza è nata la Comunità energetica Amendola, la prima tra privati. Un progetto partito oltre un mese fa tra produttori e consumatori energetici, ubicati sotto la cabina primaria Enel. Una comunità che si amplia e coinvolge diversi rioni Cederna, Sant’Albino, San Damiano, oltre a chi vive o ha attività lungo le via Lecco, Sicilia e Libertà. "Il principio alla base è molto semplice – spiega Vincenzo Castagnoli, presidente della Comunità energetica Amendola –. C’è una produzione condivisa". I componenti della comunità possono essere consumatori passivi (sono titolari di un contatore e prelevano energia); titolari di un impianto di produzione di energia rinnovabile (per esempio impianti fotovoltaici); consumatori dotati di un impianto di produzione che effettuano autoconsumo. Alla base ci sono gli scambi energetici tra i vari componenti che vengono monitorati e gestiti dal gestore dei servizi energetici che acquisisce le letture dai contatori del distributore. Una comunità che fa bene non solo all’ambiente, ma anche al portafoglio di chi ne fa parte.
"La contemporaneità tra energia immessa in rete e quella consumata genera un incentivo economico che viene ripartito tra i membri della comunità, contribuendo a ridurre le spese sulle bollette elettriche (la durata dell’incentivo è di 20 anni) oltre alla restituzione di alcune componenti tariffarie (contributo Arera)". Un progetto, già avviato in altri Comuni, che a Monza nasce in una delle zone più popolose e in continua espansione. Un progetto aperto a tutti: cittadini (sia produttori sia semplici consumatori), piccole e medie imprese che operano sul territorio, enti locali. "Il nostro impegno è di promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili – conclude il presidente Castagnoli –, favorire lo scambio di energia tra i membri della comunità e contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra".
Barbara Apicella